È importante familiarizzare con il concetto di Indici Sintetici di Affidabilità per sapere esattamente quanto i numeri che riguardano la nostra attività osteopatica risultano affidabili agli occhi del fisco.
Gli indici di affidabilità sono un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali basati su una nuova metodologia statistico-economica che assegna un grado di affidabilità (compliance) su una scala da 1 a 10. I contribuenti “affidabili” avranno accesso a significativi benefici premiali, consistenti, tra l’altro, nell’esclusione o nella riduzione dei termini per gli accertamenti. I primi 70 ISA sono stati approvati a settembre 2017 e comprendono, sotto il codice ISA AK19U, i codici ATECO 86.90.21 (Fisioterapia) e 86.90.29 (Altre attività paramediche indipendenti) utilizzati dagli osteopati che hanno scelto di aprire una partita IVA.
Gli indicatori elementari prendono in considerazione la plausibilità dei compensi/ricavi, del valore aggiunto e del reddito, l’affidabilità dei dati ricavati, le anomalie economiche.
Questi indicatori permettono la valutazione del grado di affidabilità nei rapporti con il Fisco anche sugli anni pregressi già oggetto di dichiarazione.
Le stime dei compensi saranno variate in base a coefficienti che riguardano, tra l’altro:
- Valore dei beni strumentali mobili
- Ammortamento beni strumentali
- Compensi corrisposti a terzi
- Spese per lavoro dipendente o per COCOCO (Collaborazione Coordinata e Continuativa)
- Consumi.
L’incidenza varia a seconda dell’anzianità professionale, della territorialità del reddito medio, della concentrazione della domanda e dell’offerta a livello provinciale. Rapportando il reddito a questi indici si otterrà, quindi, un punteggio da 1 a 10, laddove da 1 a 3 si sarà definiti ad affidabilità ridotta e da 8 a 10 ad affidabilità elevata.