Indicazioni sull'apertura della partita IVA per osteopati
Al momento dell'avvio dell'attività professionale come osteopata deve essere presentata una domanda all’Agenzia delle Entrate per l’attribuzione del numero di Partita IVA.
Deve essere indicata una categoria per la propria attività, specificata tramite un codice ATECO. Si suggeriscono i seguenti codici ATECO:
- Codice ATECO 86.90.29
“Altre attività paramediche indipendenti” se c’è titolo sanitario pregresso - Codice ATECO 74.90.99
“Altre attività professionali n.c.a.” senza titolo sanitario pregresso
Il modulo da utilizzare per l'attribuzione della partita IVA è il modello AA9/12, da presentare entro trenta giorni dalla prima operazione attiva o passiva.
Utilizzare lo stesso modulo anche se la partita IVA è già aperta indicando “attività aggiunta” (quadro A – casella 2) ed indicando se si presume che la nuova attività economica sarà prevalente (quadro B) o meno (quadro G – sezione 1 – casella A) senza indicare il volume d’affari presunto se si sceglie un regime agevolato.
È inoltre necessario presentare la Dichiarazione Inizio Attività al comune di competenza, cioè il comune nel quale si trova lo studio professionale della pratica osteopatica.
Cos'è il codice ATECO?
Il Codice Ateco è formato da una combinazione alfa numerica che identifica l'attività economica svolta dall'impresa: le lettere individuano il macro settore economico di appartenenza; i numeri invece rappresentano categorie e sotto categorie dei settori di riferimento.
Contributi INPS
Si raccomanda di iscriversi alla Gestione Separata INPS, non essendoci al momento altre casse di previdenza per osteopati. Dal 2022 il versamento alla Gestione Separata INPS è pari al 26.07% del fatturato, così suddivisi:
- 25% per contributo IVS (Infortuni e Vecchiaia per i lavoratori Subordinati)
- 0.72% per l’assistenza e per il finanziamento alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare, alla malattia, e al congedo parentale.
- 0.35% per ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa)
Per i regimi c.d. agevolati non esiste un minimale di contribuzione INPS. Se viene versato almeno il minimale, ho una copertura contributiva completa per i 12 mesi dell’anno, altrimenti la copertura contributiva verrà conteggiata in proporzione a quanto versato.
Cos'è ISCRO?
L'Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) è stata varata dalla Legge Bilancio 2021, e rappresenta un aiuto economico per i professionisti che hanno visto una contrazione degli affari. La sua introduzione era legata alla crisi derivante dall’emergenza sanitaria per la pandemia di COVID-19 che ha colpito in modo deciso anche la categoria dei lavoratori autonomi. Inizialmente valeva solo per il triennio 2021 - 2023, con la nuova manovra è destinata a diventare strutturale a partire dal 2024.
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