Il regime forfettario è il regime preferito dai giovani professionisti. Vi spieghiamo cos'è e come funziona.
Nel Regime Forfettario, il Guadagno non è più Ricavo meno Spesa ma è dato da un coefficiente che, per le attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari (ATECO sia 74 che 86) è il: 78% dei ricavi.- dal 1 gennaio 2020, se si hanno dipendenti, le spese per il personale non possono superare il tetto massimo di €20.000 annui
- dal 1 gennaio 2020 il reddito da lavoro dipendente cumulabile con il reddito da partita IVA deve essere al massimo di €30.000
- dal 1 gennaio 2019 i beni strumentali non hanno più il tetto massimo di €20.000 (questo limite è stato eliminato)
- Base di conteggio: i redditi dell’anno precedente
Tetto massimo di € 85.000 di fatturato dal 1° gennaio 2023.
È possibile mantenere il regime dei minimi fino a 35 anni o per 5 anni.
Per i primi cinque anni la tassazione è al 5%, dal sesto anno in poi sale al 15%.
La durata è indefinita. Possono accedervi anche in soggetti in attività, purché rispettino i requisiti. Non è necessaria comunicazione, né preventiva né successiva. Per poter usufruire del 5% di tassazione non deve essere prosecuzione di un’attività precedente, in pratica non bisogna avere una partita IVA aperta nel triennio precedente o aver svolto attività da dipendente per lo stesso tipo di lavoro.
È possibile dedurre dall’imponibile i contributi versati.
Attenzione: trattandosi di un’imposta sostitutiva tutte le detraibilità legate all’IRPEF quali, per esempio, le spese sanitarie, non possono essere considerate.
Indicare l'esenzione IVA in fattura
In fattura indicare la frase: «Si informa che la presente fattura, emessa in duplice copia è soggetta al nuovo regime forfettario di cui all’art. 1, Co. 54-89 Legge n. 190/2014 – Regime Forfettario e, pertanto, non viene addebitata l’Imposta sul valore aggiunto a titolo di rivalsa e non è soggetta a ritenuta d’acconto»
Vantaggi del Regime Forfettario
- Non vanno tenute e registrate le scritture contabili relative all’iva e alle imposte dirette
- Non vanno effettuate le liquidazioni di IVA periodiche
- Non si versa l’IRAP
- Non si è soggetti agli Indici Sintetici di Affidabilità
- Non si presenta la dichiarazione annuale IVA
- Non si applica la ritenuta d’acconto
- Dal 1 gennaio 2023 c’è obbligo di fattura elettronica per tutti.
- La marca da bollo sulle fatture elettroniche non va, ovviamente, cartacea. Sul portale dell’Agenzia delle Entrate è la possibilità di pagamento automatico semplicemente indicando il proprio IBAN.
Come sui apre una partita IVA?
Aprire una partita IVA è relativamente semplice. Leggi l'articolo dedicato all'apertura della partita IVA per saperne di più.