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Intervista all'Osteopata Elisa Ziccardi di Torino

Elisa ZiccardiSiamo lieti di presentarvi una figura giovane e molto interessante nel mondo dell'osteopatia, Elisa Ziccardi, la cui passione e dedizione per la professione illuminano ogni aspetto del suo lavoro. In questa intervista esclusiva, Elisa ci offre un'introspezione profonda sul suo percorso professionale e sulle motivazioni che l'hanno portata ad abbracciare con entusiasmo l'osteopatia. Sin da piccola, Elisa è stata affascinata dal potere del tatto, una passione nata tra le mura domestiche, aiutando le nonne in cucina, e che si è trasformata in un interesse per il massaggio e il contatto fisico. La scoperta dell'osteopatia è avvenuta in seguito a un infortunio durante l'adolescenza, momento in cui ha incontrato una osteopata che ha cambiato la sua visione della cura e del benessere personale.

Elisa descrive l'osteopatia non solo come una professione, ma come una vera e propria vocazione che le permette di entrare in dialogo con il corpo del paziente attraverso un tocco gentile e consapevole. La sua visione del trattamento osteopatico come un servizio personalizzato per facilitare il processo di adattamento del corpo è solo un esempio del suo approccio olistico e profondamente rispettoso verso la medicina e il paziente.

In questa intervista, Elisa condivide non solo i suoi sogni e le sue aspirazioni professionali, ma anche il suo entusiasmo per la comunità di Osteooh!, sottolineando l'importanza di una rete che valorizza e supporta gli osteopati nella loro missione di cura. Con la sua esperienza e la sua saggezza, Elisa offre anche consigli preziosi per chi si avvicina per la prima volta all'osteopatia, enfatizzando l'importanza della fiducia e della comunicazione nel rapporto terapeutico. Seguiteci in questo viaggio affascinante alla scoperta dell'arte e della scienza dell'osteopatia con Elisa Ziccardi, un esempio luminoso di dedizione e amore per la professione.

L'intervista a all'osteopata Elisa Ziccardi

Osteooh!: Ciao Giorgia, ci puoi raccontare un poco di te e di come sei arrivata ad occuparti di osteopatia?
Elisa: Senza ombra di dubbio il mio senso prediletto è sempre stato il tatto e di conseguenza il tocco. Ho ricordi di una me piccolissima costantemente con le mani in pasta: inizialmente nel vero senso della parola, perché aiutavo le mie nonne a cucinare e ad impastare. Poi subito dopo anche in senso figurato perché chiedevo a parenti e amici di poterli massaggiare. Il lavoro con le mani e il contatto con il corpo in senso più ampio erano e sono la mia dimensione di benessere, una ricchezza e uno strumento senza il quale non riuscirei proprio ad immaginarmi. L’incontro con l’osteopatia è stato subito amore a prima vista: a causa di un infortunio sportivo da preadolescente sono stata presa in carico da una fenomenale Osteopata e una volta uscita dal suo studio ricordo chiaramente di aver detto a mia mamma: “cara mamma, qualsiasi cosa abbia fatto questa professionista, io da grande la voglio fare”. E quindi, eccomi qui!

Osteooh!: Cosa ti appassiona maggiormente dell’osteopatia? Quali sono i  valori dell’osteopatia che guidano il tuo lavoro quotidiano?
Elisa: Dell’osteopatia mi appassiona tutto! La conoscenza del corpo, le correlazioni che intercorrono tra distretti estremamente lontani, l’importanza dei piccoli dettagli che nessuno coglie, ma che poi fanno la vera differenza. Credo però che l’aspetto che mi affascina maggiormente e che mi guida nella pratica clinica sia il dialogo che solo il tocco gentile e intenzionalmente consapevole, tipico osteopatico, riesce ad instaurare con i tessuti del corpo del paziente. È questo che rende efficace la nostra pratica. Non si tratta di “normalizzare una disfunzione somatica”, ma di chiedere al tessuto ciò di cui ha bisogno in quel momento e cercare di porsi al suo servizio per facilitare il  processo di adattamento.

Osteooh!: Come osteopata, hai un sogno professionale che vorresti condividere con noi e i nostri lettori?
Elisa: Ho moltissimi sogni professionali anche discretamente diversi tra di loro, ma che ben rappresentano il mio carattere un po’ poliedrico. I due che mi stanno maggiormente a cuore sono quello di poter creare un luogo che sia un polo di salute condiviso con altri professionisti che si occupino di benessere femminile a 360° e quello didattico di formazione di secondo livello, gomito a gomito con la mia collega di studio che è optometrista visuo-posturale.

Osteooh!: Cosa ti entusiasma di Osteooh? Cosa possiamo offrirti in più o come possiamo migliorare questo network di osteopati?
Elisa: Di Osteooh mi entusiasma indubbiamente l’idea di aver immaginato una community dedicata esclusivamente al mondo osteopatico, cucito sulle esigenze
della professione, dei professionisti e dei pazienti che si rivolgono a noi. È un grande gesto di stima e di fiducia verso una realtà che è ricca di progetti e voglia
di fare, ma che ogni tanto viene ancora un po’ “semplificata”.

Osteooh!: Ad oggi, quali sono i canali per te più efficaci per attirare nuovi pazienti? Passaparola? Social Media? Pubblicità?
Elisa: Quasi esclusivamente passaparola, sia diretto tra i pazienti che per referenza da parte dei medici con i quali ho la fortuna di collaborare.

Osteooh!: Quali consigli daresti ad un paziente che si trova a scegliere un osteopata per la prima volta e si sente un po’ smarrito?
Elisa: Il consiglio che mi sentirei di dare ad un paziente che si trova a dover scegliere per la prima volta un osteopata è quello di affidarsi al professionista che ha
individuato o che gli è stato consigliato, perché il lavoro che verrà impostato è sempre individualizzato e cucito sulle esigenze specifiche. Per questo motivo è 
importante che siano chiare da subito le “condizioni di lavoro”, come piace definirle a me: ci deve essere informazione e dialogo tra terapeuta e paziente su quello che sarà il percorso da intraprendere insieme. Si deve instaurare un legame di stima e fiducia e se il paziente non dovesse sentirsi preso in carico e ascoltato come pensava è giusto che senza timore possa decidere di cambiare collega e tipo di approccio. Di solito però le scelte a pelle di un terapeuta sono quasi sempre quelle giuste.


Osteooh!: Ora tocca a te: che domanda faresti ad un tuo collega osteopata?
Elisa: Hai mai preso in considerazione l’opzione di un lavoro a quattro mani?

Conclusioni

Concludendo, la nostra conversazione con Elisa Ziccardi getta luce su quanto sia essenziale avere una piattaforma come Osteooh! che non solo promuove i giovani talenti nel campo dell'osteopatia, ma svolge anche un ruolo cruciale nel diffondere la consapevolezza e l'accessibilità dei trattamenti osteopatici. Grazie a iniziative come questa, il valore terapeutico e preventivo dell'osteopatia raggiunge un pubblico più ampio, assicurando che sempre più persone possano beneficiare di un approccio olistico alla salute e al benessere.

Desideriamo esprimere un caloroso ringraziamento a Elisa Ziccardi per aver condiviso la sua storia, le sue conoscenze e il suo tempo con noi. La sua dedizione e passione per l'osteopatia sono una fonte d'ispirazione e dimostrano l'importanza di supportare una piattaforma come Osteooh!, che si impegna a valorizzare professionisti eccezionali come lei nel loro percorso di cura e benessere della comunità. Grazie, Elisa, per il tuo impegno e per essere un punto di riferimento nel nostro network.

 

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